ANNIVERSARIO AL BARRIO 15 DE JULIO

Domenica scorsa sono stata con don Saverio al barrio 15 de Julio per la messa di ringraziamento per i 16 anni di formazione del barrio. Il barrio è un insieme di costruzioni piccole, di mattoni grigi, case costruite sul  ciglio di un dirupo sempre in pericolo di crollo. Le strade sono di terra sabbiosa che, quando piove diventano torrenti di fango e, quando tira vento cioè tutti i giorni, sono investite da nuvoloni di polvere che ricoprono tutto e tutti. 

Quando c’è festa, si devono fare le cose in grande perciò c’era la banda, e alcuni gruppi folcloristici con i costumi delle diverse etnie che vivono nel barrio i quali di continuo si esibivano nei loro balli tipici. Un gazebo su uno spiazzo al limite del dirupo fungeva da chiesa, un tavolo pieno di Madonne, Niños (Gesù bambino) e santi e un altro era l’altare. Tutto intorno bancarelle vendevano cibo e bevande, bambini e cani si rincorrevano giocando. Un uomo, con la canna dell’acqua, bagnava di continuo la terra,nonostante questo, la polvere che il vento alzava ti entrava da per tutto. Il vento ha segnato costantemente tutti i momenti della Messa con raffiche poderose cariche di terra.

Alla fine c’è stata la processione attorno al barrio, nelle strade secondarie dove ci sono poche case, i piedi affondavano nella polvere che arrivava fino al polpaccio ed io che ero verso la fine della processione non vedevo don Saverio che era all’inizio perchè camminando la polvere che si alzava nascondeva tutto.

Per spegnere l’arsura che il sole e la polvere alimentavano passavano di mano in mano le fiaschette di chicha ( bevanda alcolica ricavata dal mais) e bottiglie di birra con evidenti conseguenze di ebrezza. Mi sono chiesta il perchè del festeggiare un posto così. Perchè una casa, per quanto piccola, malfatta e in un posto orribile, è pur sempre un rifugio e una sicurezza per la famiglia, è qualcosa di tuo, costruito con fatica che ti rende orgoglioso.

Negli occhi e nei sorrisi delle persone non ho visto felicità ma tristezza e rassegnazione misti a speranza e orgoglio per quanto  realizzato in questi anni (poco a dire il vero) e si illuminavano solo elencando  progetti irrealizzabili per quel posto e quelle persone.

Sognare un futuro migliore e lavorare sperando che si realizzi è quello che tiene unita la gente del barrio e, vorrei sperare anche tutti noi cristiani.

Luigina B.

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