PASSIAMO IL TESTIMONE: si avvicina la data della riconsegna della Parrocchia di San Lucas

Quito, 9 ottobre 2012

Sembrano essere passati ben più di cinque anni da quando il vescovo Antonio nel novembre 2007 mi ha inviato in Ecuador come missionario diocesano, precisamente nella parrocchia di San Lucas nel quartiere periferico di Carcelén Bajo. Sono arrivato come collaboratore e poi come parroco in una parrocchia molto giovane, nata nel 1994, ma in un territorio che in pochi anni si è popolato di emigranti, fino a contare suppergiù 35 mila abitanti!

Un po’ di storia. Nel 1983 i missionari fideidonum della diocesi di Padova sono arrivati nella periferia nord della città di Quito. Hanno poi lasciato la parrocchia-madre di Carcelén (dove avevano collaborato tra gli altri padre Egidio Leonardi, p. Giorgio Friso, p. Luigi Vaccari e p. Valentino Sguotti), per  fondare nel 1994 la nuova parrocchia di San Lucas, in un quartiere che appunto si era sovrappopolato e richiedeva la costruzione di una nuova parrocchia. Così p. Giorgio De Checchi e p. Attilio De Battisti sono stati i primi incaricati di terminare la chiesa, già in costruzione, e gli altri edifici parrocchiali, di mettere le basi per la istituzione e costruzione della nuova comunità parrocchiale, di coordinare i gruppi, di organizzare la catechesi e di aiutare i tanti spaesati emigranti non solo a formare comunità, ma a unirsi per migliorare il quartiere, per richiedere al municipio i servizi primari, come luce elettrica, acqua, fognature, fino allora inesistenti. Dopo di loro, hanno prestato qui il loro servizio anche p. Giuseppe Nante, p. Fabio Lazzaro, p. Giovanni Olivato, il sacedote equatoriano p. Lenin Padilla, ed i laici fidei donum Sandra Beordo, Letizia Zecchin, la familia Pellichero e Nicola Zerbetto.

Dopo 18 anni il quartiere è ora dotato di tutti i servizi necessari, tanto che arriva perfino Internet; la parrocchia è solida ed organizzata, i laici sono consapevoli e corresponsabili nella pastorale. Riteniamo che sia giunto il momento per fare il grande passo: passare il testimone, ossia consegnare la parrocchia all’Arcidiocesi di Quito perché sia affidata al clero locale.

Lo scorso 4 giugno l’Arcivescovo di Quito, nominato due anni fa, è venuto nella nostra parrocchia per la prima volta. Ha incontrato il Consiglio Pastorale, che gli ha chiesto ufficialmente di nominare quanto prima il futuro párroco, con l’ardire di chiedere che sia un sacerdote adeguato per le molteplici attività della parrocchia e che arrivi presto per condividere la vita della parrocchia assieme ai missionari di Padova prima che usciamo di scena (ora in parrocchia viviamo assieme don Mauro Da Rin Fioretto ed io). Quindi si è fermato a cena con noi missionari, confidandoci che, nonostante i mille problemi dell’arcidiocesi, delle parrocchie e dei preti, si sarebbe impegnato nell’esaudire la nostra richiesta di un sacerdote.

Finalmente il 30 luglio sempre l’Arcivescovo mi chiama per comunicarmi la novitá: c’è il nuovo parroco, é stato nominato padre Ruben Carvajal, attualmente parroco di San José de Minas (letteralmente: San Giuseppe delle Miniere), una parrocchia di campagna, a un’ora di auto da Quito, che conta sugli 8000 mila abitanti, peró suddivisi in 33 comunitá disperse nel vasto territorio!

Padre Rubèn (amico prete, conosciuto durante le numerose partite di calcio della nazionale dei preti della diocesi di Quito) mi ha confidato che viene a San Lucas con il desiderio di lavorare e di accompagnare la nuova comunitá. Crede nell’obbedienza e per questo accetta: non lo spaventa il fatto di dover guidare una parrocchia che da anni é stata seguita da sacerdoti stranieri, italiani, padovani. Anzi, piuttosto vive la difficoltá di dover lasciare la sua parrocchia di Minas, nella quale si é trovato bene ed é amato e stimato dalla gente: per ora é questo il suo cruccio, ed allora desidera impiegare bene questo tempo di “despedida” (saluti ed addii). Intanto lo abbiamo accolto con gioia, ha giá incontrato il Consiglio Pastorale e presto incontrerá anche gli altri gruppi, cominciando dalle catechiste. Egli inoltre sostiene il nostro progetto, giá condiviso dal Centro Missionario della Diocesi di Padova e anche dall’Arcidiocesi di Quito: quello di accompagnare la parrocchia fino alla festa di San Lucas a metà ottobre. Domenica 21 ottobre l’Arcivescovo di Quito verrà per consacrare finalmente la chiesa di San Lucas e immettere il nuovo parroco in possesso della parrocchia. Giusto in quell’occasione noi missionari fideidonum di Padova ci congederemo dalla comunità, dopo 18 anni di missione. Dove andremo? Beh, questo è materiale per un altro articolo!

padre Giampaolo

 

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