FECONDA SICCITA’

Quito, 3 settembre 2012

L’estate della Sierra ecuatoriana si caratterizza per i lunghi mesi di assenza di precipitazioni, il forte vento, le tempeste di polvere e le temperature notturne abbastanza fresche. Tutto è incenerito dal sole che quando esce dalle nubi picchia violentemente. E molto spesso le grosse nubi si confondono con il fumo degli incendi che numerosi e quotidianamente bruciano i pendii montuosi. Sicuramente non si accendono da soli ma per la disattenzione e la malvagità degli uomini.  Anche noi siamo stati minacciati da un piccolo incendio che a più riprese ha bruciato la scarpata sottostante la piazza della parrocchia. Armati di badile e secchi d’acqua ci siamo improvvisati abili bomberos (vigili del fuoco). Scherzando, abbiamo pensato che fosse stato un gesto intimidatorio degli evangelici (cristiani protestanti) che si incontrano proprio in un garage di fronte alla nostra chiesa.

 

In questo particolare contesto di siccità e di fuochi, ho accompagnato il Grest dei Giovanidi età compresa tra i 14 e i 22 anni. Un’esperienza sviluppata in una sola ma intensa settimana che ha voluto offrire un’opportunità d’ incontro ai ragazzi, in vacanza dalla scuola, che altrimenti non saprebbero come “farsela passare”. Una cinquantina i partecipanti che al primo giorno delle attività sono stati benedetti da un pauroso incendio che si è propagato nella montagna nella parte opposta della zona in cui viviamo. Tra sole, incendi e sete la settimana è cresciuta in un clima fecondo tra i ragazzi tanto che al tramonto a fatica volevano fare ritorno alle loro case (e chissà in molti casi per quali disparati motivi…?).  Però bisogna ammettere che il gran lavoro di aggregazione di questi ragazzi è stato dovuto al loro servizio di animatori al Grest con i bambini che li aveva tenuti uniti per ben tre settimane.

Belle speranze sono comparse durante le attività estive! Speriamo che riprendendo il nuovo Anno Pastorale tutta questa ricchezza possa crescere sotto il sole di Dio e il fuoco della passione di ciascuno ragazzo.

Con padre Giovanni ci siamo concessi una settimana di Esercizi Spirituali ignaziani.

 

Momenti di grazia desiderati, per cercare quel deserto di silenzio e di intimità con Dio nel quale riprendere nuove energie spirituali e …fisiche. Eh sì, come si sa le Case di Spiritualità si trovano nei posti più belli e invidiati: noi siamo stati a Manta, una città bagnata dall’oceano Pacifico. Il caldo, il mare, i salti delle balene ci hanno accompagnato nelle nostre meditazioni.

I prossimi mesi saranno abbastanza impegnativi per la ripresa della Catechesi e l’avvio dei lavori per l’edificazione del nuovo Centro Parrocchiale. Da ottobre non potremo più usufruire di quegli spazi che finora hanno ospitato le diverse attività parrocchiali, a causa della restituzione di un terreno, con annessi fabbricati, che era stato concesso dalla Cooperativa. Il progetto è in fase di ultimazione.  I preventivi? Da mal di testa… Per una più larga spiegazione ti invito a leggere l’articolo “Mal di pietra” di padre Nicola. Se non ci sono impicci burocratici dovremmo iniziare i lavori la seconda metà di settembre.

Auguro una buona e serena ripresa delle attività lavorative, sociali e parrocchiali. Le strette della crisi europea non mostrino solo la spaventosa “siccità” ma facciano germogliare spiragli di nuove Speranze.

¡Hasta pronto!

p. Saverio

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