PABLITO (come ti estraggo un coniglio da un cappello)

Questo simpatico coniglietto è l’argomento della riflessione di oggi.

Mi hanno regalato un coniglio e dopo aver provato a metterlo nel giardino con i miei cagnoloni con conseguente fuga dalla sua gabbia e “ri-cattura” con ingegnose trappole   (seee, colpo di fortuna che si è infilato in un buco fra i due muri della casa e attirandolo dall’altra parte con un po’ di cibo si è lasciato prendere) ho dovuto trovargli un altro spazio per vivere.

Unico altro spazio “chiuso” è un canton della casa parrocchiale totalmente aperto con una porta di ferro dalle sbarre piuttosto larghe proprio di lato alla porta della casa parrocchiale, insomma un posto di passaggio. Non si nota al primo colpo passando ,ma i bambini sono attentissimi ai dettagli quindi loro sì lo hanno notato. Insomma il coniglio è diventato un punto di incontro con alcuni di loro, una scusa per tacar boton come si dice in veneto.

Proprio questi piccoli momenti con i ragazzi/bambini mi fanno sentire a casa. Come sono simili i bambini in tutto il mondo, come sono simili i bambini di qui con quelli della mia piccola Tribano, si avvicinano tutti silenziosi alla porta quando gli sto dando da mangiare o pulendo la gabbia e chiedono “Possiamo entrare? …ce lo fai vedere da vicino? …possiamo accarezzarlo? …ma morde? …io ne avevo uno ma poi ce lo siamo mangiato… Mia nonna nel campo ne ha qualcuno… Io ho dei cuy (porcellini d’india)….”.

Quante domande quanta curiosità ma che meravigliosa capacità di stupirsi, vedere i loro occhi finché “giocano” con il coniglio, “fucy pero esta sucio” ( que schifo è sporco) ma non lo mollano. Insomma i bambini sono “simili” in tutto il mondo, qui in periferia le possibilità economiche non sono moltissime quindi la maggior parte si accontenta di giochi “genuini”, e un coniglio diventa un “evento speciale”.

Mi chiedo perché non riusciamo a conservare questa genuina capacità di stupirsi della vita, anch’io penso ma è solo un coniglio, però non è solo questo…

E’ qualcosa di “nuovo” per molti bambini e quindi è meraviglioso.

Ringrazio Dio per mandare questi angeli che mi ricordano quanto meravigliosa è la Vita, quando ogni giorno porta con sè regali incredibili racchiusi in piccoli dettagli, nascosti dietro la mia cecità/incapacità di stupirmi perché l’ho già visto o provato.

Grazie angioletti.

Nicola Z.

P.S.: il coniglio è ora all’ingrasso per vedere se con le patate al forno o alla griglia sarà un buon pranzo o cena


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