16 BANCHI

gita in barca con i catechisti scoprendo l’Amazzonia

Qualche settimana fa, conversando si commentava di come fosse “poco generosa” la generosità della nostra gente. Tanti, la maggioranza, degli aiuti che ci permettono di far vivere i molteplici progetti della nostra parrocchia, sono frutto delle buone persone e della carità padovana. Possibile che nessuna organizzazione ecuadoriana voglia sganciare un centesimo per la sua gente?

Arriva Jorge, alla fine della Messa delle 18h00. Un signore distinto che spesso viene a Messa da noi dopo aver visitato la mamma anziana. “Padrecito, di cosa avete bisogno qui in parrocchia?Vi farebbero comodo dei banchi nuovi?” neanche il tempo di pensarci su: “Bene, domani vengo a prendere le misure… anzi me ne prestate uno… e faccio io”. Manda gli operai a prendere un banco, ed oggi è ritornato con 16 banchi nuovi, belli. Noi due stupiti, la gente alla fine della Messa applaudendo per ringraziare. “Jorge, perché?” gli chiedo. “È per ringraziarvi dello splendido lavoro che state facendo qui… e anche perché sono stanco di dovermi sedere sulle panchine dei bambini perché non trovo posto”.

missionari e missionarie visitando la cittá di Cuenca, la terza piú grande dell’Ecuador

…con il sombrero, cosiddetto di Panama, in realtá ha avuto origine proprio qua!

Il mese di settembre, dopo il tempo passato in Italia, è servito per mettere e mettermi in ordine. Ricordare dove trovare i vari documenti, ricordare che qui le auto non danno la precedenza ai pedoni, purificare lo spagnolo dopo il connubio estivo con il dialetto veneto, immergermi ancora una volta nella pastorale meravigliosa dell’essere sacerdote a “Maria Estrella de la Evangelización”. Può sembrare strano, ma prima o dopo ci si stanca anche di fare vacanza. E così, come una bella locomotiva, è partito anche il nuovo anno pastorale 2014-2015. La diocesi di Quito ha tante idee e progetti ma poca organizzazione. Commissioni su commissioni che parlano molto ma non riescono a concretizzare. In parrocchia quest’anno cammineremo cercando di dare uno sguardo speciale e privilegiato alle famiglie e ai giovani. “Las familias construyen la parroquia”, questo è lo slogan che il Consiglio Pastorale ha scelto. Tutti i gruppi, dal catechismo a Caritas, hanno sottolineato la necessità di fare qualcosa per le famiglie. Ci avvicineremo ai genitori dei bambini delle catechesi (più di 700), ci avvicineremo alle famiglie dei due asili (più di 120), ci avvicineremo alle famiglie del CAE (60 più o meno). Cercheremo di aprire una porta in più per le tantissime famiglie che formano la nostra comunità. C’è necessità di sentirsi ascoltati, a volte accompagnati, consigliati, aspettati e cercati. Il cantiere si è appena aperto. Domani partecipo ad un incontro tra le varie parrocchie della nostra zona. Quelle più vicine al centro offrono un mucchio di possibilità per l’accompagnamento delle famiglie: avvocati, ginecologi, psicologi… noi per adesso la buona volontà e la voglia di intraprendere una strada necessaria e desiderosa di essere battuta. 

Hasta pronto,

padre Giovanni

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