RIENTRANDO DALL’ ITALIA …

Carissimi tutti,

é giá passato un mese dal mio rientro in Ecuador. Ora mi ritrovo dall’altra parte del mondo a ripensare le “vacanze italiane” che sono difficili da riassumere nelle poche righe di una lettera…ma ci provo con alcune brevi considerazioni.

Era la prima volta che tornavo a casa con l’esperienza missionaria da raccontare: confesso che é stata una vera e propria missione, compiuta fra i numerosi incontri, celebrazioni, Messe, testimonianze, pranzi, cene, fugaci saluti. Se non fosse stato cosí sarebbe mancata l’altra dimensione della vita missionaria. Infatti si parte per poi ritornare a raccontare quello che si é visto, vissuto e provato. Mi sono presentato come il Saverio di sempre, semplice, senza retoriche e “cliché missionari”, proprio per rispetto delle persone che stanno intessendo e formando la mia storia. La vita delle persone, belle o tristi che siano, non possono e non devono mai diventare oggetto di “argomentazioni esotiche” per far commuovere il pubblico o per affermare che la vita “in missione” è migliore rispetto alla quotidianitá italiana. Dovunque continua a svilupparsi la Storia Sacra, fra alti e bassi, ricchezze e povertá, successi e fallimenti ma non possiamo inchiodarci nelle sterili lamentazioni che inquinano la meravigliosa virtú che si chiama Speranza.

Il tempo di Avvento ci invita giustamente ad essere pronti, svegli, intraprendenti come le sentinelle che dall’alto della cinta muraria (Montagnana?!) fissano l’orizzonte per annunciare l’arrivo della Novitá.

Intanto ci prepariamo ad allestire lucette e addobbi che mostrano che siamo in marcia verso il Natale. L’altro giorno i catechisti hanno allestito il presepio in chiesa con i rami di una grande pianta del giardino, potata dall’intraprendente arrampicatore Andrea, un giovane di Valsanzibio che ha fatto il viaggio con me e condivide la vita della missione fino alla metá di gennaio.  Nella piazza invece non ci azzardiamo a collocare tante cose (o le rubano o le rompono)…solo una stella, irraggiungibile ai piccoli ecuatoriani.

La prossima domenica (15 dicembre) saremo in festa per la benedizione e inaugurazione del primo stralcio del Centro Pastorale, con pranzo comunitario ed estrazione della lotteria. Come vi annunciavo era necessario costruire nuove aule per le attivitá pastorali della parrocchia. E sapete qual è la cosa che piace di piú ai bambini? I bagni! Sono incantati dai bagni! È vero che sono stati fatti e rifiniti bene…  di fatto è l’ambiente piú frequentato, non per necessitá ma per il gusto di starci. Questo vuol dire anche che a casa loro molto spesso non c’è un vero e proprio bagno…

Ritornando agli incontri che ho avuto con voi in Italia, ci tengo di cuore a ringraziarvi per la simpatia, sensibilitá e generositá dimostrate, anche a livello economico. Sono rimasto sorpreso delle offerte che ho depositato nel conto della nostra missione! Con il vostro appoggio potremo continuare a sostenere i progetti di formazione-educazione dei bambini e dei giovani ed eventuali (imprevisti) lavori straordinari delle opere parrocchiali.

Ancora GRAZIE, anche a nome di don Giovanni, Luigina e di tutta la Parrocchia, a coloro che con cuore e mano generose non hanno nemmeno voluto un “grazie”,.

Dio vi ricompensi generosamente per il bene che state facendo.

Buona preparazione al Natale. Ci sentiamo per gli auguri!

p. Saverio

(Adesso che sono nel Sud del Mondo il “don” si trasforma in “padre”)

 

 

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>