L’HO CHIUSO FUORI

Quito, 9 maggio 2012

In questa prima settimana di maggio ci stiamo preparando al sacramento della prima comunione. Dei 180 che la riceveranno domenica la maggioranza sono bambini di 9-12 anni. Ci sono anche alcuni adolescenti. Poco a poco stanno scegliendo di testa loro di far parte della parrocchia. Questi sono i giorni della consegna delle tuniche bianche, delle prove, del catechismo serrato, delle confessioni. I bambini sono contenti, sentono che qualcosa di speciale si avvicina. C’é chi ti racconta che il papà ha telefonato dalla Spagna per dirgli che non ci sarà ma che gli vuole bene. C’é chi ti confida che la mamma ha giá spedito un regalo dagli Stati Uniti dove lavora e che la prossima estate ritornerà. C’é chi ti dice con simpatia e luce: “Padrecito, io non tengo peccati. Sono buono e mi comporto sempre bene”, un’altra, con gli occhietti lucidi sussurra che il papà ubriaco stava picchiando la mamma e appena é uscito dalla casa lei é corsa a chiudere la porta perché non potesse rientrare. “Mi dispiace di essermi comportata così, voglio bene a papà, però volevo anche che la mamma smettesse di piangere.” Ti verrebbe da rispondere… ti presto i miei di genitori in modo da gustare un poco che significa quando in casa si sta bene.

 

Ascoltando un poco questi bambini che si avvicinano con gioia a una festa mi rendo conto anche che quotidianamente vivono un intreccio di relazioni che vanno dalla felicità alla violenza, dai sogni alla paura, dall’amicizia alla solitudine. Domenica riceveranno per la prima volta la comunione e in queste giorni molte volte hanno sentito pronunciare da noi preti e dai catechisti la parola amore… chissà come risuona dentro di loro.

Il mese di maggio in parrocchia non é solo il mese dedicato a Maria ma proprio per il fatto che la parrocchia é intitolata alla mamma di Gesù é anche il mese nel quale festeggiamo i 14 anni di vita di Maria Estrella de la Evangelización. Tra le tante cose nuovo per me é il “Rosario de la aurora”. Ogni sabato del mese sveglia alle 4,20. Alle 5,00 ci si ritrova in uno dei posti strategici della parrocchia: la cappellina di S. Carlos, la casa delle suore, la cappellina di S. José.

Un gruppetto di persone, 25-30. La statua della Madonna in braccio e via, recitando il rosario in processione tra le strade buie buie che poco a poco si rischiarano per dare spazio all’aurora appunto. Ci sono gli anziani, ci sono mamme che prima di svegliare i figli vogliono pregare un poco, c’é anche qualche giovane. Un momento molto semplice, delicato. Alla fine, verso le 6 un tè caldo per continuare la giornata. Per me sarebbe un orario un po’ “discutibile”, ascoltando le mamme però sento che per loro é normale e guardano con perplessità la mia faccia assonnata. Quasi tutti i giorni si alzano anche prima delle 4 e mezzo, prima di uscire per il lavoro devono preparare la colazione e il pranzo per il marito e per i figli e in più riordinare come possono la casa. Lo sposo si porterà il cestino al lavoro, i bambini, ritornando da scuola da soli si scalderà il piatto. Fino a sera la mamma é fuori, anche lei al lavoro. Ci sono mamme che vendono da mangiare lungo le strade, mamme che usano la macchina da cucire confezionando i vestiti o le divise delle varie scuole o collegi, mamme muratrici portando carriole o impilando mattoni, mamme operaie, mamme che lavorano asfaltando le strade o guidando i taxi. Nelle scorse settimane abbiamo fatto rimettere un po’ a posto il tetto della canonica, i muratori erano due: un uomo e sua moglie. Domenica prossima si festeggia “El día de la madre”, la festa della mamma. Al di la dei cuoricini e dei fiorellini i centri commerciali offrono grandi ribassi sugli elettrodomestici, chi invece cerca di racimolare qualche soldino vende per pochi centesimi un cuoricino di plastica attaccato ad una cannuccia, sul cuore tanti auguri “Madrecita de mi vida, madrecita de mi amor, tu eres la luz de mi vida, que me guías con amor”. Un abbraccio alla mia e alle vostre.

¡Nos vemos!

p. Giovanni

 

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>