REGALO

La settimana scorsa ho raggiunto i 38, no di febbre ma di anagrafe. Grazie per tutti gli auguri arrivati dall’Italia. Sabato sera dopo la Messa nella cappellina di S. Carlos ritorno in canonica, vedo confusione, le luci della Chiesa si spengono. Saverio mi fa cenno: “Dai vieni dentro”. Una festa a sorpresa in piena regola con canti, balli, una torta grande. Una maestra di Karaté mi ha usato come cavia per mostrare alla gente alcune mosse di difesa personale, a un certo punto mi sono trovato anche una parrucca in testa. Divertente. “Felicitaciones Padrecito, que cumpla muchos años más”, ripeteva la gente avvicinandosi per farmi gli auguri. Palloncini, magliette e maglioni mi riempiono le mani. Tra i tanti si avvicina anche un vecchietto. Spesso viene a Messa, un pó trasandato, spettinato e si intuisce che vestiti che indossa lo stanno accompagnando da diversi giorni. Sorride, “Feliz cumpleaños Padrecito” e mi mette nella mano una penna Bic. “Questo ho per lei”. E si ritira mescolandosi tra la gente. Lo intravedo dopo qualche minuto gustando soddisfatto una fetta di dolce e con un bicchiere di aranciata nell’altra mano. Mi é venuta in mente una frase ascoltata quando ero piccolino e accompagnavo mio papá alle raccolte dell’Operazione Mato Grosso: “Non si é mai tanto poveri per andare ad una festa a mani vuote”. A volte arrivano, chissá da dove, questi lampi di umanitá autentica, dove la semplicitá dice un mucchio di bene. Una festa, una penna, una fetta di dolce. Non sono cose difficili peró sorprendono. E danno serenitá.

In Parrocchia siamo entrati nel mese di maggio. É il mese della comunitá, ci accompagna il rosario nelle famiglie o nei vari settori quasi tutte le sere. Il sabato mattina alla 5,30 si parte in processione recitando il Rosario de la Aurora per accogliere il giorno pregando la Madonna. A fine mese festeggieremo i 17 anni di vita della parrocchia. Da qualche settimana gli operai hanno iniziato i lavori per mettere a posto il tetto della chiesa. Ultimamente, con le piogge dei mesi scorsi… veramente pioveva dentro la chiesa.

In luglio arriverá il Papa in Ecuador. La macchina organizzativa si sta lentamente mettendo in moto. Sará un bel momento di festa per tutto il paese. Il 7 di luglio celebrerá la Messa qui a Quito.

Io sto bene, di corsa, peró bene.

¡Hasta pronto!

P. Giovanni

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